O che bel stare stare in Paradiso,
Dove si vive sempre in fest’e riso,
Vedendosi di Dio svelato il viso –
O che bel stare star in Paradiso.
Ohim che orribil star qui nell’inferno
Ove si vive in pianto e foco eterno
Senza veder mai Dio in sempiterno
Ahi, ahi, che orribil star gi nell’inferno.
L non vi regna giel, vento, calore,
Che il tempo temperato a tutte l’hore
Pioggia non v’, tempesta, n baleno,
Che il Ciel l sempre si vede sereno.
Il fuoco e ‘l ghiaccio l, o che stupore!
Le brine, le tempeste, e il sommo ardore
Stanno in un loco tute l’intemperie
Si radunan laggi, o che miserie!
Havrai insomma l quanto vorrai
E quanto non vorrai non haverai.
E questo quanto, o Musa, posso dire
Per fa pausa il canto e fin l’ardire.
Quel ch’aborrisce qua, l tutto havrai
Quel te diletta e piace mai havrai
E pieno d’ogni male tu sarai
Dispera tu d’uscirne mai, mai, mai!